
Obidos: come andare e cosa vedere
Dal finestrino del pullman intravidi uno scenario da fiaba; un castello su di una collina dominava l’intera valle, abbracciata tra le sue mura, faceva capolino una città. Tutto era calmo, le lucine rivelavano l’imminente arrivo delle festività natalizie e il fumo dei comignoli presagiva un pranzo all’insegna di carne cotta sulla legna.
Benvenuti a Obidos.

Obidos è una delle città più belle del Portogallo, si trova a circa 40 minuti di pullman da Lisbona; arrivarci è facile ed economico (circa 15 euro andata e ritorno).
Scesi dal pullman sentimmo un forte odore di castagne arrosto, con una nota dolce che faceva presagire il fatto che non erano semplici castagne, bensì erano caramellate. Potevamo mai non prenderle?

Ai lati della piazza principale vi erano piccoli chioschi di legno che vendevano meringhe, croccanti alla mandorla e dolci ripieni di panna, un vero must-have culinario.
Ci incamminammo subito verso la strada principale, quella che ci avrebbe portato al castello.
Attraversammo la porta di ingresso, chiamata Porta Da Vila. Questo ingresso era l’unico accesso per la città di Obidos, la sua piccola porta bloccava la cavalleria e rendeva la città sicura.
Attraversata la porta, lo scenario che si aprì davanti a noi fu davvero da sogno, due vie: la prima, in salita, chiamata Rua Direita quella che porta al castello; la seconda invece ai numerosi e validi ristoranti della città.

Prendemmo ovviamente la Rua Direita. Il percorso fu breve, circa 500 metri, che passammo con gli occhi incollati sulle vetrine delle botteghe di artigiani che lavoravano il legno, dei negozi che vendevano tessili e souvenir e dei bar che proponevano una delle specialità di Obidos: la Ginja.
La Ginja è un liquore tipico della città, al sapore di ciliegia; a Obidos viene servita ovunque, all’interno di un bicchierino di cioccolata bianca o fondente (il prezzo è di circa un euro).
Dopo il secondo o terzo bicchierino, riprendemmo la via verso il castello. Il castello è di epoca medievale, visitabile all’interno ma di questo sono rimaste prevalentemente solo le mura e il prezzo di ingresso risulta eccessivo a mio parere rispetto a ciò che vedrete (circa 7 euro).
Gran parte degli accessi alle mura superiori sono stati chiusi nell’ultimo anno per evitare eventuali cadute vista l’assenza di protezioni.

Scendemmo di nuovo verso la Rua Direita e arrivammo fino al nostro ristorante.
Grazie a quest’ultimo potemmo vedere anche la struttura interna delle case, che ricordano vagamente i Trulli di Alberobello. Tutte in pietra, piccole ma accoglienti, con un costante odore di legna derivante dai camini sempre accesi nonostante le temperature miti.
Dopo un ottimo e rigenerante pranzo unito al meraviglioso vino rosso che ci ha accompagnati per tutto il viaggio in Portogallo, tornammo alla fermata del pullman, che ci riportò a Lisbona.

Considerazioni finali
Obidos è stata una vera e propria scoperta; una città in cui la storia è visibile a occhio nudo in ogni porzione di muro, una città accogliente e calorosa, a misura d’uomo e in cui il turista viene coccolato dall’arrivo alla partenza.
Se state organizzando un viaggio a Lisbona, non potete davvero lasciarvela scappare.
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